Category Archives: Nel mondo

La guerra delle immagini e i grappoli d’ossimori

CMYK base C’è stato un momento preciso in cui l’assuefazione narco-mediatica alle stragi quotidiane di questi due anni di guerra civile in Siria ha ceduto di schianto, facendo irrompere la violenza del conflitto nelle nostre coscienze come una realtà non più trascurabile. In cui il trafiletto è divenuto titolo maiuscolo. Imperativo.

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Gocce di utopia e proiettili di realtà

egittoCi sono immagini che bruciano. Immagini che sfondano lo schermo dello spazio e del tempo e si infilano come proiettili nella coscienza del mondo, dissolvendo per un istante la sua consueta patina d’indifferenza. Immagini che diventano istantaneamente simboli.

È un ragazzo che cammina contro un carro armato. Completamente disarmato. Un’uniforme troppo sottile: t-shirt chiara su un paio di jeans, guscio di conchiglia contro l’acciaio più sofisticato del mondo. La sua città brucia, la sua gente manifesta per le strade, cercando rifugio dietro barricate improvvisate ad una violenza esplosa d’un tratto, in un pomeriggio d’estate. Molti amici non sono più lì, a condividere la rabbia. Lui procede a passi lenti, verso il blindato, mentre i suoi compagni fuggono spaventati. Forse cerca dentro di sé una forza che non ha, forse respira profondamente o prega quel dio ora troppo lontano, qualunque sia il suo nome.

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L’apartheid alla svizzera

immigrazione clandestina in spagnaLe autorità svizzere hanno emanato un provvedimento restrittivo con cui vietano ai richiedenti asilo di frequentare luoghi pubblici quali cortili scolastici, piscine, biblioteche, parchi giochi o chiese. Una lista di exclusion zones che comprende ben 32 tipologie locali, in quella che pare essere l’ennesima forma di discriminazione contro gli immigrati nel continente “civilizzato”.

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Il muro marocchino della vergogna

saharawi_flag_500Più di 2.720 km di lunghezza, a circoscrivere una zona militare costellata da bunker, fossati, reticolati di filo spinato e disseminata di mine antiuomo (da uno a due milioni, secondo le stime del Journal of Mine Action). Il campo minato continuo più esteso del mondo, intorno a quello che è il muro più grande del mondo dopo la Muraglia cinese. E probabilmente solo pochi di noi ne hanno mai sentito parlare.

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Per chi scaglia la prima pietra

IntifadaChildAli Shamlawi, un ragazzo palestinese di 16 anni, è stato condannato a 20 anni di prigione, con l’accusa di tentato omicidio per aver lanciato pietre contro alcuni veicoli israeliani a Tel Aviv. A fargli compagnia saranno altri quattro ragazzi di Hares, di età compresa tra i 16 e i 17 anni. Nessun testimone ha confermato di aver assistito al lancio: le uniche prove d’accusa sono la confessione firmata dal ragazzo e il report della compagnia di assicurazione delle autovetture.

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Prostituirsi verso il paradiso

arabia_saudita_donneSi sa, l’omo è sempre omo. Puoi pensare che uno che passa mesi a combattere nelle terre brulle di Siria non abbia in testa che il combattimento e la più o meno santa causa. Ma non è proprio così. Anche i mujaheddin, infatti, hanno bisogno di donne. Come conciliare la poco eterea esigenza con i rigidi codici dell’integralismo islamico?

A togliere lor signori dall’imbarazzo ci ha pensato per fortuna lo sceicco Mohammad al-Arifi, dignitario saudita, con un appello per l’arruolamento di donne per la jihad in Siria e l’emissione contemporanea di una fatwa che rende religiosamente legittimi i rapporti sessuali dei ribelli islamici in suolo siriano, purché siano celibi o lontani dalle mogli. È una fatwa che li autorizza infatti a stipulare matrimoni della durata di un’ora, con donne non sposate o ripudiate, di età superiore ai 14 anni. Non appena consumato il rapporto (da contenersi, pregasi, entro i limiti dell’ora), il mujaheddin non deve far altro che pronunciare tre volte la formula del ripudio, lasciando la donna sul piatto del combattente successivo.

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