29 Luglio. Scatta la perquisizione nelle case di una dozzina di attivisti No Tav. L’accusa? Non troppo originale, di questi tempi: finalità terroristiche o di eversione.
Giovani, anziani, donne, bambini. Non lasciamoci ingannare dal loro aspetto bonario, dal passo claudicante, dalle ascelle pezzate di montagna, dai cestini da picnic. Dietro la maschera innocente si nascondono pericolosissimi funzionari del terrore! Ovunque donne che spruzzano pseudo-Autan al peperoncino o estraggono dalle borse salsicce contundenti, mentre i bimbi succhiano granate al tritolo ed i vecchi stappano una molotov di barolo dietro l’altra per fomentare gli spiriti alla lotta.